Truffe coi bitcoin, come evitare grossi guai

di | 6 Giugno 2020

Cliccando sul video potrai ascoltare subito il mio intervento sulle truffe bitcoin del 3 giugno 2020 a Telepordenone, che dura 3 minuti. Buona visione.

Ecco il testo di quanto dico. Alla fine seguono ulteriori approfondimenti per capire le truffe coi bitcoin e daremo uno SGUARDO NEL BUIO!

Buonasera direttore e a tutti gli ascoltatori,

stasera parleremo di investimenti on line.

Succede che ti chiamino al telefono per proporti un guadagno facile utilizzando strumenti che si vantano di usare i Bitcoin.

Ti promettono che è sufficiente saper usare un semplice smartphone o un computer per poter accedere a questo “ben di Dio”.

Sarà capitato anche a lei, ma sicuramente anche agli ascoltatori che ci ascoltano, che ogni seconda ora ti disturbino con questo tipo di propaganda.

Anche molti esperti, e ancora di più le persone comuni, credono che il peggiore dei casi possa essere quello che si perdano solo i 100 € investiti. Inizialmente sembra quello!

In realtà i truffatori sono molto abili e quindi non faranno vedere che questi 100 € sono bruciati nel nulla e consumati in un piccolo bottino.

Faranno piuttosto una lusinga al malcapitato, facendogli invece credere di aver preso 1000 €!

Ma come fanno le truffe bitcoin?

Truffe Bitcoin, cosa pensano le vittime

Fanno apparire dei numerini falsi nel vostro cellulare con guadagni favolosi.

Spingono in questo modo a versare altri 100 e poi magari altri 300 e la truffa continua finchè va avanti!

Si impadroniscono illegalmente dei vostri dati come il passaporto i numeri delle carte di credito. Sono dati molto riservati.

Direttore: “sensibili e protetti dalla privacy”

Senza dubbio, dati anche molto sensibili.

Ma non è finita qui! Dopo che il malcapitato è stato spremuto e non ha più soldi, vorrà passare all’incasso, ma gli chiedono altri 1000 o 2000 euro per finte spese e tasse. Promettono che il giorno dopo vedrebbe arrivare i frutti dell’investimento direttamente sul proprio conto, magari per cifre pazzesche come 30 o 40mila euro!

Dopo spariscono!

Il sito viene chiuso dalle autorità. In Italia ne “oscurano” mediamente 5 al giorno.

La sede sembra Panama.

Fingono di operare da Londra.

Fisicamente sono in paesi inaccessibili come la Nigeria.

Non si riesce più a rintracciarli.

Come difendersi dalle truffe bitcoin?

Se proprio proprio volete investire, raccomando 3 cose per prevenire questo tipo di attacchi.

Sito della consob e schermata con la lista di tutte le truffe bitcoin
  • Consultate il sito italiano della CONSOB dove vedrete in maniera precisa in ordine alfabetico dalla A alla Z tutte le società perfettamente in regola e autorizzate alla raccolta di soldi.
    Se quella che vi propongono non è in elenco prendete nota.
  • Verificate da quanto tempo esiste il sito della pagina in cui dovreste utilizzare questi servizi. C’è un servizio in internet gratuito che si chiama Whois, spiegherò nel dettaglio nel mio blog www.campioneinformatico.com, come tecnicamente si fa questa cosa. Ma vi posso confermare che è una cosa molto molto semplice.
  • Terza e ultima cosa, alla portata di qualsiasi utente di base, andate sul sito LinkedIn (è molto famoso per vedere chi lavora e dove) e trovate tutti i dipendenti della società che vi propone l’investimento.
    Ad esempio AXA investiment (dico Axa solo perché inizia con la A) ha più di 3000 persone correttamente configurate in LinkedIn! Sono veri! quindi è una società vera. Naturalmente i truffatori al massimo avranno 5 profili falsi che lavorano da pochi mesi. Si tratta di profili che sono on line da pochissimo tempo.
Esempio di scheda Whois con dati di una società sospetta per truffe bitcoin

Così come anche il sito, oltre a essere registrato a Panama, sarà di 90 giorni, massimo un anno!

Sono cose a prova di sentimenti compromessi!

Ecco quanto detto nella terza puntata dei miei interventi a Telepordenone.

Ben ritornati sul blog, dove come promesso, vado ad approfondire l’argomento.

La psicologia

Innanzi tutto, chiariamo una cosa importante: cadere o non cadere in questo tipo di truffe, non dipende dall’intelligenza o dai titoli di studio, bensì dal conoscere o non conoscere le tecniche di attacco dei truffatori.

Cari lettori, vi prego di non sottovalutare il fatto che quanto trovate qui è all’interno di un contenitore che analizza le truffe e quindi sapete già che il film va a finire in tragedia. Le vittime invece sono in un altro contesto e sicuramente sono sensibili al tipo di invito fraudolento che gli viene fatto.

Il primissimo passo che fanno i criminali è filtrare le potenziali vittime e preselezionarle, cercando di evitare qualsiasi soggetto che possa creargli grane.

Soggetti attenti ai dettagli, che fanno controlli o che sono pronti a denunciare i truffatori, non vanno bene! Quindi non stupitevi se ci sono palesi tracce di truffa negli inviti.

Il secondo passo è fare una presa psicologica sulle vittime, quindi cercano di INCANTARLI con lusinghe e false promesse.

In effetti, trattandosi di pure balle, possono promettere mari e monti!

Millantare elicotteri, jet privati, case costose a Londra o guadagni faraonici, è praticamente l’abbaglio che vogliono utilizzare.

Considerando che si tratta di favole, l’unico limite è la fantasia del truffatore. E’ evidente che alcuni di loro son talmente ben allenati che hanno una inventiva talmente sviluppata che se invece di dedicarsi alle truffe scrivessero libri di fantascienza, farebbero successo.

Gli strumenti

Anche per gli strumenti proposti, il solo limite è la fantasia.

Considerato che tutto quello che realmente devono produrre sono “finti numerini molto grossi sul tuo telefono”, c’è l’imbarazzo della scelta.

Buffo esempio di numeri buttati a caso che scimmiottano le cifre finte che appaiono sui cellulari.
Esempio di numerini finti inventati che appaiono sul cellulare della vittima, fatto in 30 secondi.

I nomi esotici e seducenti che si possono usare sono: Bitcoin, Forex, opzioni binarie. Le immagini futuristiche con gettoni dorati che piovono dal cielo non mancano mai.

Oppure perché non usare le immagini classiche che seducono l’immaginario collettivo: lingotti d’oro, diamanti, palazzi imperiali.

A me hanno sempre portato come esempio un film dove Totò vende la Fontana di Trevi. So che fa ridere, ma si trattava di una pellicola comica, che fa tanto ridere. Ma non puoi nemmeno immaginare quanto invece piangono le vittime di scam. La parola scam è quella che in inglese usano per indicare le truffe dove una componente fondamentale è falsificare l’identità del truffatore.

Un’altra componente dove si fa leva è l’ignoranza della vittima riguardo alla cosa che va a comprare.

Nel film scambiare il famoso Bernini come un piccolo scultore da Berna, fa ridere. Nel mondo reale scambiare i bitcoin per un investimento sicuro NON fa ridere.

Oggi come oggi, i ladroni preferiscono le truffe coi bitcoin per il semplice motivo che le transazioni sono irrevocabili e segrete. Ottimo strumento se venisse usato per scopi benefici, ma pessimo nelle mani dei maledetti.

Tutto sommato è come la posta, ci puoi mandare una lettera d’amore coi cuoricini o una lettera minatoria. Lo strumento è neutrale e non ha ne meriti ne colpe. E’ chi lo usa che può fare il bene o il male.

Se ti svuotano il conto in banca facendotelo trasformare tutto in bitcoin che spariscono dopo un trasferimento, capisci esattamente che questo è MALE. Al momento esempi di BENE legati al bitcoin non sono pervenuti. Rimango in attesa. Ecco ne vedo uno all’orizzonte che arriva: azzeramento di commissioni e tasse. Seh,seh. Poi i malviventi chiedono proprio di pagare commissioni e tasse sui guadagni.

Cosa dicono gli esperti sulle truffe bitcoin

Levatevi subito dalla testa, che quello che andate a rischiare siano “solo” 100 €. Che poi se ci pensi su un attimo a quante belle cose ci fai se ti avanzano 100 €, mi passa l’appetito. Quanti cornetti con la nutella riesci a fare con 100 € ? Più di 2 mesi di cornetti…

I truffatori NON ti diranno “mi spiace, perso tutto!”, perché così perderebbero presa sulla vostra mente.

Una parte basilare, perché il trucco funzioni, è che tu pensi che loro sono infallibili. Ovviamente i numerini finti che mandano in via telematica, andranno continuamente e costantemente a confortare il vostro pensiero, che però è l’opposto della realtà.

Immagine che scimmiotta altri numerini finti che mandano i malviventi con un esempio di truffe bitcoin
I numerini finti, crescono sempre e sono sempre più grossi!

Confermo che altri esperti dicono il giusto, ma si limitano a ripetere come un mantra:

“Guadagni, facili, veloci, sicuri e ad altissimo rendimento sono truffe coi bitcoin… state lontani!”

“Guadagni, facili, veloci, sicuri e ad altissimo rendimento sono truffe coi bitcoin… state lontani!”

“Guadagni, facili, veloci, sicuri e ad altissimo rendimento sono truffe coi bitcoin… state lontani!”

In questo articolo, cerco di andare più in profondità nell’abisso.

Dov’è il vero problema?

Il vero problema è farsi prendere la mano. Come un giocatore d’azzardo che pensa che sia la sua “serata fortunata”, la vittima inizierà a puntare di più. Ovviamente i truffatori noteranno a ogni versamento, che sta aumentando la stretta sul portafogli della preda.

Spremeranno il limone fino all’ultima goccia di succo, senza pietà.

Non è a mia conoscenza che i malviventi abbiano una coscienza, ma voglio immaginare un dialogo di questo tipo, giusto per ipotizzare un ridicolo briciolo di morale nei malvagi, che chiameremo Nuburu e Parugu.

Nuburu: “Hei capo Parugu, la vedova biondina svedese ha fatto un primo versamento”

Parugu: “Bene, bene, all’ora te la sei lavorata bene”

Nuburu: “Si, mi ci sono voluti i soliti 3 mesi, ma quando gli ho promesso di andare a trovarla dopo l’investimento ha ceduto”

Parugu: “Stavolta hai usato le foto false dello Stallone Latino o il dottore giovane di New York”

Nuburu: “Ho usato lo Stallone Latino, il moro palestrato finto è sempre il mio personaggio finto preferito”

Parugu: “Mi dicevi che è vedova? Quanti soldi ha”

Nuburu: “Capo, ha solo la pensione di reversibilità della morte del marito, e tre bambini minorenni da mantenere. Finora ho tosato la pecora per 300 euro al mese”

Parugu: “eh, ma allora vacci piano Nuburu, che non voglio altri che si suicidino, che dopo i morti sono un problema e aumentano le indagini”

Nuburu: “non ho capito capo, quanto torchio?”

Paguru: “svuotagli il conto corrente e alla fine fagli un buco piccolo, sui 2500 € al massimo, così non si dispera più di tanto”

Nuburu: “ok capo Paguru! …. Già che siamo in argomento, all’imprenditore italiano che ha appena aperto la ditta edile da 350.000 € che faccio”

Paguru: “ah là, vai pure pesante, mi aspetto che riesci a pelargli almeno 70 – 80mila euro, dai! Anche di più!”

Nuburu: “Ok capo, anche di più! Mentre alla biondina vedova svedese mi fermo solo a svuotargli il conto e gli faccio fare un debito con amici e parenti di solo 2500 €!”

Paguru: “hai detto svedese? Beh allora facciamo 3000 dai… che la Svezia ha il welfere”

Nuburu: “si capo… aspetta un attimo, mi ha scritto che ha trovato 1200 €”

Paguru: “ottimo… allora passa alla macellazione del vitello e trasformalo in spezzatino per 1200 €.”

La realtà

Il tristo dialogo che ti ho appena esposto in realtà non esiste. I truffatori spingeranno sempre sull’acceleratore al massimo, fregandosene di tutto e di tutti, perché come ti descrivo tra poco, i loro covi sono inaccessibili. Ma a me piace pensare così, che anche nel cuore più nero e malvagio ci sia un briciolo di pietà nei confronti di una vedova con tre bambini affamati.

Qual è la parte difficile?

Le vittime non riescono da sole a svincolarsi dalla morsa, perché le trappole psicologiche sono congeniate per far leva sui loro desideri più profondi e inconfessabili. In questo momento avrei bisogno di aiuto di qualche psicologo, perché i misteri della mente umana non sono la mia materia. Mi limito ai fatti.

Come dico sempre, Babbo Natale non esiste, perché sono mamma e papà che nascondo i regali in casa quando i bambini dormono.

Ma tu metaforicamente sarai il “cugino cattivo” che dice che Babbo Natale non esiste.

Cerco di essere cristallino sulla posizione dove ti vai a cacciare se ti metti ad aiutare potenziali vittime:

  • Non prendi soldi per dire alla vittima che è stata truffata
  • Ti serve tempo, tanto tempo, per spiegare alla vittima la situazione
  • Il malcapitato non ti vuole credere
  • Non prendi soldi per precise e circostanziate ricerche che dimostrano che:
    • La registrazione del dominio è a Panama
    • La società non appare tra le autorizzate dalla Consob
    • I dipendenti su linkedin son 4 gatti spellacchiati
    • Il teatrino virtuale è stato montato da 90 a 180 giorni fa
  • Non sei uno psicologo, quindi tutta la sofferenza che infliggi alla vittima, la soffri indirettamente
  • Preparati a qualche notte insonne
  • Non prendi soldi per soffrire anche tu come un cane bastonato
  • Devi dedicare altro tempo a far notare che email e allarmi che citano la Nigeria come stato di provenienza dell’attacco, non sono un caso
  • Ti serve tempo, tanto tempo, per esaminare profili linkedin fasulli e documentare in modo preciso perché sono fasulli
  • Non prendi soldi per fare passare al setaccio profili Linkedin orrendi
  • Ti servono tempo, risorse ed energie per fare un’analisi di tutte le foto che i truffatori mettono su instagram, vedere dove e come si tradiscono da soli.
    • Mettono foto vecchie dicendo che sono di ieri
    • Usano foto che alle analisi fotografiche su google risultano già utilizzate 4 mesi prima per altri profili farlocchi, che poi sono stati banditi.
  • Non prendi soldi per esaminare foto accuratamente, manipolandole una per una
  • Ti si stancano pure gli occhi a forza di fissare piccoli dettagli
  • … e vanti col Cristo che la procession se ingruma… è tutto così…, cioè stiamo veramente esagerando con un impegno di tempo in un lavoro che richiede uno sforzo di tempo e risorse superiore al buon senso!
  • … anzi peggio, perché se trovi il tipo storto, viene messa in dubbio anche la tua parola e se non hai modo immediatamente di dimostrare con fatti inconfutabili e prove certe, documentali e precise, che quello che sostieni è una evidenza che dietro ci sia una truffa, sono pure sospettosi di te.

Capisci che fatica bestiale?

Poi dai, a chi sta simpatico il cugino cattivo? A nessuno!

Come la maggior parte delle persone a te piace essere simpatico. Non ti piace fare la parte dell’antipatico.

Ti piace vedere i bambini piccoli che ricevono i balocchi a Natale e ti fanno quei grandi sorrisi e sono fieri di aver scritto la loro letterina a Babbo Natale? A me piacciono e mi fanno tenerezza.

Ma quelli che vuoi aiutare non sono bambini.

E Babbo Natale non esiste! E anche il principe Azzurro che arriva con la macchionona bianca e ti porta via è una favoletta!

La presa mentale è forte

Per allungare gli artigli nel portafoglio, i truffatori devono prima entrare nella mente e incantare la vittima.

Ripeto, non è una questione di titoli di studio, intelligenza o simili.

Conta molto di più essere in una situazione o stato mentale predisposto. In inglese si usa un’espressione che dice “essere in target”. Target significa bersaglio. La potenziale vittima, deve avere già dentro di se un desiderio di qualche tipo, anche inconfessabile. Uno, magari, non vede l’ora di dare “una svolta” alla propria vita!

Nel caso delle truffe sui bitcoin, potrebbe esserci terreno fertile generato da qualche frammento di notizia captato in TV sul fatto che sia salito tantissimo di valore nelle transazioni.

Nella profondità dell’animo umano ci sono desideri inconfessabili. Alle volte, avere più soldi è solo la punta dell’iceberg. Sotto sotto, ci può essere qualsiasi leva che fa scattare la morsa del truffatore, basta dargli sufficiente tempo e tentativi per trovare quella più efficace.

Personalmente i misteri della mente umana mi affascinano, ma non è il mio mestiere, quindi non vado oltre con il discorso.

Incantato

Quindi, se ti capitasse a tiro una vittima vera, potresti trovarla nella fase in cui è completamente INCANTATA dalle promesse ricevute. Promesse finora sostenute solo da numerini grassi che appaiono nel suo cellulare, che gli manda in via telematica il delinquente.

Supponiamo che tocchi a te… cioè sei tu l’amico, il parente o il conoscente di una persona che in maniera esagerata si è eccitata per guadagni su bitcoin o altre diavolerie esotiche. Sono cose che fino a due anni fa non venivano nemmeno nominate quando vi trovavate al sabato sera a bere la birra insieme!!

Non puoi fare una sparata del tipo: “ho letto un articolo su www.campioneinformatico.com dove Mauro Favret spiega che è tutta una truffa on line!”.

Non puoi! perché se lo fai, il tuo amico manda te, me e 74 nostri parenti a fare in c*l*!

Cerca di capire.

Ai truffatori ha dato una quantità di soldi che per lui possono rappresentare tutti i risparmi di una vita.

La sola idea di aver creduto alle favolette e di fare la figura del boccalone lo schifa.

Il disprezzo più totale e il tapparsi le orecchie con la massima forza saranno le sole reazioni che raccoglierai.

Meglio usare la tecnica dell’apriscatole, perché la sua mente, senza gli strumenti giusti, rischi che rimanga sigillata come una scatoletta di sardine.

L’apriscatole

Per aprire la mente sigillata dovrete fornire le 3 prove schiaccianti che disincanteranno la vittima.

  1. La piattaforma è palesemente finta, ovvero un teatrino con numeri inventati
  2. La società alla quale hai dato i soldi non è autorizzata e agisce in modo completamente illegale
  3. Le persone che fanno finta di lavorarci sono quattro gatti spelacchiati e fuorilegge.

Quanto descrivo in questa parte dell’articolo è tutta farina del mio sacco. Tuttavia devo ringraziare la mia fonte principale, che è il sito della CONSOB che come hai notato nel video ho citato tra i sistemi di difesa.

La parte dove si raccomanda di vedere la lista delle società autorizzate è un’ottima cosa, ma non basta, perché i truffatori meglio organizzati, riescono a falsificare i nomi delle aziende famose.

Questo passaggio è chiarissimo, quando consultate le liste dei siti bloccati, ne vedete mediamente 5 nuovi al giorno. Alcuni sono ispirati a nomi di società autorizzate.

E’ per questo motivo che prima di questa verifica è bene interrogare la banca dati WHOIS per sapere il vero intestatario del sito.

Un paio di esempi

Su google digiti WHOIS, che deriva dalle parole WHO che significa CHI e IS che significa E’.

In pratica è come se chiedessi a google di trovarti un servizio che ti dice “CHI CAZ*O E’ IL TIPO CHE MI CHIEDE SOLDI IN GIRO?” esce un link che ti porta al sito di https://whois.domaintools.com/ che è a disposizione dallo scorso millennio.

(MESSAGGIO PROMOZIONALE: se è la prima volta che lo vedi, forse un corso d’informatica di aggiornamento da me ti conviene anche pensare di farlo. FINE MESSAGGIO PROMOZIONALE)

Nella casella dove dice Enter a Domain ci scrivi il nome del sito che ti interessa poi clicchi su SEARCH e aspetti trattenendo il fiato e mettendo una mano sull’addome per evitare che ti si attorciglino le budella.

Dopo alcuni secondi esce l’oracolo.

Vediamo insieme prima un esempio di sito palesemente sospetto:

Sito Sospetto

Guarda bene. Concentrati su tre precisi elementi.

Esempio di sito sospetto collegato alle truffe bitcoin

Registrant Country pa,

PA significa che il sito è stato registrato nel paese di Panama.

Dates   302 days old

Created on 2019-08-06,

significa che il sito è stato fatto da POCHISSIMO TEMPO. Prima non esisteva.

Tech Contact   P.O. Box 0823-03411, Panama, Panama, pa

Significa che se ci sono problemi con questi signori, Panama, in teoria, è il punto di partenza. Il problema è che da li non vai oltre.

Perché Panama nelle truffe bitcoin?

Premetto che non ho niente di personale contro Panama.

Una volta, ero nella sala d’attesa di un ufficio della polizia e mi è capitato di sentire un discorso tra l’appuntato Vito Catozzo e un collega:

Vito: “Maresciallo, ma dobbiamo fare una rogatoria internazionale a Panama?”

Maresciallo: “Noooo, non ho voglia di aprire un’indagine internazionale per una truffa da pochi spiccioli!”

Vito: “Io credo che sia una di quelle solite truffe, che alla fine hanno base in Nigeria”

Maresciallo: “Noooo, Nigeria nooo”

Vito: “Quanto ci costa?”

Maresciallo: “Noooo, troppi soldi, non abbiamo soldi. Domani si sciopera per avere la benzina dei mezzi”

Vito: “E se arrivano controlli su come spendiamo i soldi?”

Maresciallo: “Eh già, sono soldi pubblici e l’ultima volta che ci abbiamo provato, non abbiamo tirato fuori un ragno dal buco”

Vito: “Te la ricordi la lavata di capo che ci ha fatto il colonnello?”

Maresciallo: “Certo che me la ricordo, e chi se la dimentica? Quando ci ha svergognato nella riunione generale dicendo che alcuni come noi, invece di combattere la pedofilia buttano i soldi dalla finestra cercando le bande di mangia soldi all’estero, mi volevo nascondere sotto la sedia”

Perché Nigeria nelle truffe bitcoin?

Ecco forse contro la Nigeria, qualcosa ce l’ho di personale! Ho letto di quelle cronache di truffe che fanno rabbrividire. Purtroppo i report su polizia e sistema giudiziario corrotto, non lasciano adito a dubbi. Là non si può mettere piede.

Insomma, se senti o leggi da qualche parte che una email o un accesso al sistema da remoto, avviene dalla Nigeria, non suona bene.

Anche la “truffa alla nigeriana” è una pagina buia delle truffe che da fisiche sono diventate informatiche. La dovrebbero spiegare durante le lezioni di storia o geografia alle medie, cosa sono!

Dov’è la virtù?

Vediamo un esempio di cosa appare se esaminiamo il sito di Axa Investiment.

Ecco la schermata di whois oggi.

Esempio di scheda con sito corretto

Noti la “leggerissima” differenza rispetto a prima?

E’ registrata a Parigi. Parigi è in Francia! La Francia è in Europa! Cerca di far meditare la vittima su queste conoscenze geografiche elementari e la morsa mentale comincerà ad allentarsi.

La data di registrazione è il 28 dicembre 1997 e mette pure il conto di 8194 giorni. E’ dello scorso millenio!

Sono 22,43 anni, capisci?

22,43 ans au total, comprenez-vous?

22.43 years in total, do you understand?

22,43 años en total, ¿entiendes?

In che lingua te lo devo scrivere ancora per evidenziare la differenza dal caso precedente?

Cerca di far meditare la vittima su queste conoscenze cronologiche elementari e la morsa mentale si allenterà ancora un po’.

Lo vedrai sempre imbambolato e incredulo sul fatto che Parigi sia in Francia e che il 1997 sia del millennio scorso, ma dopo un po’ comincierà a darti anche ragione.

Passiamo a Linkedin

Insisto con Axa Investiment, perchè pura simpatia personale e iniziano per A e sono i primi che mi sono venuti sottomano quando ho consultato la lista sul sito Consob.

Schermata prelevata da Linkendin con uno screenshot della pagina dedicata ad Axa Investiment
Schermata prelevata da Linkendin con uno screenshot della pagina dedicata ad Axa Investiment

Faccio notare che ci sono 3.131 dipendenti.

Prova pure a mettere il sito della vittima come parola chiave da ricercare il nome del sito sospetto.

Guarda bene che responso restituisce la ricerca. Conta bene quanti sono i profili e confronta col numero precedente.

Ad esempio se fossero 4, fai notare alla vittima che 4 gatti spellacchiati è relativamente più piccolo di 3131.

Sii preciso, sono 3127 persone in meno.

A questo punto, e solo ora, potrai dichiarare di dire addio ai soldi dati ai ladroni e denuciare le truffe bitcoin.

Conclusione

Mentre facevo il lavoro di ricerca per la stesura di questo articolo, naturalmente mi sono imbattuto su altri siti importantissimi e super affidabili da usare per le ricerche.

Per le ricerche relative al mercato inglese ho fatto delle prove su https://www.londonstockexchange.com, mentre il riferimento che ho usato per il mercato spagnolo è http://www.cnmv.es

Ovviamente sono in lingua estera, in italiano va benissimo http://www.consob.it/ e non hai problemi di traduzione.

Ho fatto un test e in tutti e tre i siti cercando AXA Investiment escono decine di documenti ufficiali e citazioni su autorizzazioni.

Inserendo invece i nomi di società con sede a Panama, non c’è un briciolo di traccia.

Quando sono inseriti nella lista dei siti banditi ormai è troppo tardi.

Appello

Di mestiere insegno informatica da più di 20 anni.

Sono sicuro, come domani sorge il sole, che l’investimento in un corso d’informatica, è una cifra ridicola in confronto a quello che rischi nel metterti nelle mani sbagliate.

Chiamami e iscriviti subito. Se mi dici che hai letto questo articolo, ti garantisco che una lezione aggiuntiva completamente dedicata alla sicurezza informatica! La faccio omaggio a te e tutta la classe che sta con te.

Grazie per l’attenzione e spero che quanto hai letto sia stato utile a te, ma soprattutto a chi potrai aiutare nel caso.