Mai più truffe on line con carte di credito!

di | 21 Maggio 2020

Eccomi di nuovo in TV dopo due settimane ad aiutare il pubblico ad evitare le truffe on line. Dopo il debutto, c’è stato parecchio interesse riguardo al mio primo intervento, clicca sull’immagine per vedere il video integrale della puntata del 20 maggio 2020.

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Ecco il testo integrale:

Direttore Alberto Comisso (AC): “Parliamo di informatica, do il ben ritrovato al prof. Mauro Favret e oggi parliamo di carte di credito, quindi sicurezza e cyber sicurezza. Ci sono dei consigli?
Anche perché dopo il primo intervento di Mauro Favret siete stati in molti che ci avete scritto e chiamato, chiedendoci quando sarà il prossimo appuntamento e il tema. E’ giusto che ci pungoliate, così noi facciamo da tramite ed eccoci qui a parlare di sistemi di pagamento on line.
A che cosa dobbiamo stare attenti?”

Mauro Favret (MF): “Sicuramente il pubblico a cui mi rivolgo desidera stare attento. Possono venirgli domande in mente. In particolare: <<la carta di credito è sicura?>>, perché di fondo c’è una paura che tramite quella gli si possa svuotare il conto corrente. Però ha anche paura che sia un sistema complicato o di difficile applicazione. Ma oggi, anche a seguito dell’emergenza Corona Virus, gli interessa fare acquisti on line, di conseguenza vuole sfruttare anche quelli che sono i benefici. In particolare non fare le code alla cassa, che adesso ci tocca farle anche all’entrata e avere più scelta tra i servizi.

Diapositiva con ipotesi sulle domande che si fa il pubblico tipo e cosa gli interessa

Però c’è da stare assolutamente attenti a una cosa reale: il fatto di evitare l’uso indebito delle carte di credito ed essere aggrediti dai truffatori, perché possono approfittarsi di un momento di debolezza nostro.

Diapositiva proiettata in tv che fa vedere che il rischio di uso indebito delle carte di credito è più che reale.

Nello specifico, noi abbiamo anche un’altra cosa che richiede attenzione, perché abbiamo l’imbarazzo della scelta. Ne abbiamo accennato la volta scorsa. Anche di fronte a la carta di credito e la carta di debito abbiamo qualche problema nella fase di decisione.

Sceglire la carta di credito giusta non è semplice e purtroppo c'è l'imbarazzo della scelta.

Innanzi tutto desidero togliere dalla mente un retro pensiero frequente degli spettatori che si dicono <<io uso una postepay, che cito in quanto è la più famosa tra le prepagate, perché al massimo mi prendono i pochi euro che metto dentro.”

AC: “80, 50 o 30 Euro, ovvero quello che abbiamo ricaricato?”

Il problema delle truffe on line

MF: “Purtroppo non è quello il problema! Il PROBLEMA è che quando il malintenzionato assume la tua identità, con essa non è che ti frega solo gli 80 € ma ti fa un raggiro molto più cattivo!”

AC: “quindi a cosa può arrivare?”

MF: “Può arrivare addirittura ad utilizzare la tua Postepay come ponte per trafficare dei soldi e poi farseli recapitare nel suo giro”

AC: “Quindi finiresti anche nei guai?”

MF: “Potresti essere l’ignaro complice di una truffa abbastanza grossa e complessa!

Check list

Io però vorrei concludere l’intervento dando delle DRITTE in sei velocissime pillole che consiglio per evitare qualsiasi grana

Check list proiettata in TV con le 6 pillole di sicurezza da seguire per evitare il GROSSO dei problemi legati alle truffe on line. Fai queste cose e aumenterai di molto il livello di sicurezza.
  1. Controllate sempre che ci sia all’interno del sito il simbolo del lucchetto che indica che tutto quello che trasmettete è crittografato
  2. Dovete imparare ad usare bene il motore di ricerca, perché un uso corretto di Google o Bing aiuta a schivare i siti truffa
  3. Consiglio di usare l’inserimento diretto del sito internet, senza mai cliccare i link nelle poste elettroniche, nei messaggi Whatsapp, eccetera…
  4. Allo scopo è utile imparare ad usare i preferiti o segnalibri
  5. Attivare la doppia autenticazione e i sistemi fatti dal gestore della carta
  6. Attivare sempre l’allerta su SMS e via posta elettronica dei movimenti”

AC: “Perché se io vado a prelevare o faccio un’operazione, mi arriva direttamente l’SMS nel telefonino, allora son tranquillo, ma se mi arriva e non ho fatto niente, allora c’è subito da allarmarsi.

MF: “Esattamente!”

Un’ultima cosa! Se siete più bravi di tutti, anche quando c’è un tentativo nei vostri confronti, rivolgetevi alla polizia postale, perché vi ringrazieranno per le segnalazioni di tentata truffa”

AC: “Grazie Professore! Ci vediamo ai prossimi appuntamenti e grazie per essere stato con noi”

MF: “Molto volentieri! E grazie a voi!”

Ecco le domande arrivate a caldissimo

Ho fatto appena in tempo a mettere piede a casa, che subito arrivano le domande del mio pubblico, come se piovesse!

Hai pensato se uno come tuo papà riesce a capire la roba che hai detto in TV?

No, ma non era propriamente lui il destinatario

Chi era il destinatario?

Lo dico all’inizio. Praticamente parlo di una persona che ha paura di vedersi svuotato il conto corrente attraverso una carta di credito.

Quindi?

Quindi non è un utente che io devo convertire da uno stato dove non usa la carta di credito. Cioè l’intento del mio intervento non è fare proselitismo e convincere chi non vuole usare metodi di pagamento a distanza a buttarsi a pesce sugli acquisti on line, come non ci fosse un domani!

Chi sarebbe allora il tuo destinatario?

Eh, l’avatar lo descrivo meglio che posso, investendo più di 40 secondi, e considera che in un intervento di 3 minuti, si tratta di un impegno enorme.
Certo che avrei potuto fare spallucce, partire col mio intervento e non delineare in modo preciso il destinatario.
Ma il messaggio che ho voluto dare era rivolto in modo preciso a:

  1. un ascoltatore di Telepordenone
  2. una persona con un conto corrente
  3. una persona con una carta di credito o che ha già deciso di farne una
  4. ha timore che per un errore o una svista, possa subire un danno economico e vuole evitare le truffe on line

Nella parte dove parli di motore di ricerca, citi Google e dici di inserire un indirizzo scrivendolo, credi che la gente ti abbia capito? Se c’è una come tua cugina, pensi che lo sappia fare?

No, nel mio intimo, so che mia cugina non lo sa fare, ed è sicuramente per questo che quando lei deve comprare una cosa su Amazon chiede a me!
Il messaggio è rivolto a chi aveva bisogno di una check list in pillole, con giusto 6 punti selezionati, per evitare il GROSSO dei guai.
Poi, effettivamente si tratta di cose di base, ovvero elementi che ti insegnano alla terza o quarta lezione del corso d’informatica. Cioè a navigare, a usare Google e memorizzare un preferito. Lo fai anche al corso parrocchiale tenuto dal volontario obiettore di coscienza! Cioè non lo sanno fare praticamente gli autodidatti che si sono messi davanti al pc solo perché gliene è avanzato uno al figlio, che non aveva voglia di buttarlo via!

Capisco, ma quindi dove vuoi arrivare?

La questione, non è tanto legata a dove voglio arrivare, ma dove siamo:

– se una persona che mi ha ascoltato non mi ha capito, ma non fa acquisti in internet, VA BENE per evitare le truffe on line!

– nel caso faccia acquisti on line e mi ha capito, rispetta la procedura che gli do e magari si interessa ad attivare le allerte sul cellulare dei movimenti, VA BENE ed è ok per evitare le truffe on line!

– se invece non mi ha capito e rischia di avventurarsi on line senza preparazione, NON VA BENE!

Riesci a parlare in modo più semplice, per esempio quando spieghi di inserire l’indirizzo Internet, perché non fai un esempio? Bastava che dicessi: “cliccate in alto e inserite www punto nome del sito punto com”

Eh… quella slide, praticamente è il frutto di una giornata di lavoro, dopo averla preparata, ho limato il contenuto, cercando di ridurre al minimo i termini. Ho cronometrato l’intervento e già ero lungo di quasi 100 secondi.
Se avessi anche dovuto dire “cliccate nella barra in alto del programma che usate per navigare in internet e scrivete www.campioneinformatico.com poi premete invio e accedete al sito corretto” avrei consumato preziosi secondi che ho preferito risparmiare. In ogni caso ho raccomandato di non cliccare sui link presenti nelle poste elettroniche o nei messaggi WhatsApp, che è già tanta roba.

Ok ma effettivamente il tuo intervento è durato 3 minuti se togliamo l’introduzione.

Si, la sfida è superata, sono riuscito a dire l’essenziale in 3 minuti.

Se ci fai caso, anche a metà c’è un perfetto assist che mi fa il direttore.
Quando mi chiede “cosa c’è di peggio, per una postepay, di vedersi fregare gli spiccioli, tipo 30 o 80 euro, praticamente mi sono sentito come un calciatore al quale hanno fatto un passaggio e si trova con la palla tra i piedi e davanti ha la porta vuota. Non volevo spaventare nessuno, ma la verità è che se qualcuno ruba la mia identità, può usare la mia malcapitata Postepay (o altra equivalente) per fare traffici.

Questo è il tipo di danno peggiore che può capitarti. E’ il cosi detto “danno dalle proporzioni incalcolabili” perché il malintenzionato con le tue credenziali può usare la tua carta, ad esempio come ponte per far transitare somme a tua insaputa, al fine di far perdere le tracce ai suoi traffici illeciti.

Perché è una parte importante?

Sai, mi sono documentato per una giornata intera, per poter selezionare le cose da dire più precise e puntuali possibile.
Alla fine del servizio, prima di salutare il direttore, gli ho detto a telecamere spente che se seguiamo questo filone di argomenti, ce n’è veramente un’infinità di argomenti per evitare le truffe on line.
Non nascondo a nessuno che una delle fonti principali di studio è proprio il sito della polizia postale, sul quale ho letto solo le notizie degli ultimi due mesi. C’è praticamente un articolo a settimana, quando non sono 3!

Hai citato le fonti?

Certo, chiari riferimenti al sito della polizia postale, sono presenti nel mio intervento, sia una slide relativa proprio al tipo di truffa che mi premeva approfondire, sia alla fine, quando esorto il pubblico a segnalare le tentate truffe.

Ok, ma visto che avevi i secondi contati, perché hai scelto questa conclusione.

In realtà avevo varie conclusioni possibili, ma considerato che il direttore mi ha aiutato a velocizzare e spiegare l’ultimo punto della check list, ho dato il consiglio DEFINITIVO.

Nello specifico, quello che concludo, è il terrore dei furfanti!

I malintenzionati cercano sempre di colpire le persone deboli e indifese. In futuro sicuramente cercherò di tracciare un profilo preciso, per ora anticipo che in genere si tratta di boccaloni che leggono male, capiscono poco, non fanno caso ai dettagli e gli sfuggono anche i più elementari indizi di truffa.
I truffatori cercano proprio questi e fanno una specie di preselezione.

Certo che, se tu hai BUON OCCHIO e vedi segnali di truffa ti metti subito col “sedere radente al muro”! Attenzione, è evidente che agli imbroglioni tu che sei sveglio, non gli interessi, anzi, se ti allontani senza infastidirli, fai il loro gioco. Denunciandoli e smascherandoli, invece, gli rovini le complesse e costose trappole che hanno architettato e spesso devono ripartire a costruirle da capo. Chissà che gli passi la voglia!

Il principio che voglio trasmettere con la mia conclusione non l’ho inventato io e sicuramente il concetto è vecchio di migliaia di anni, perché un antico proverbio cinese dice:

Se ognuno spazzasse davanti a casa sua, tutta la città sarebbe pulita.

Spiego la metafora della città pulita affermando che se noi denunciassimo tutte le TENTATE truffe, internet sarebbe pulita dalla presenza delle trappole dei truffatori.

Grazie per essere arrivato a leggere tutto l’articolo per evitare le truffe on line, spero ti sia utile. Sicuramente sei un tipo sveglio, segui la check list e sei al sicuro.

Tuttavia ricordati che puoi mandarmi i tuoi amici e conoscenti che potrebbero aver bisogno di fare un buon corso d’informatica per evitare i guai. I soldi che investono per capire l’argomento, li recuperano moltiplicati per 5 schivando le trappole. Condividi il mio articolo con tutti quelli che vuoi salvare!